Akhanda Classico
Akhanda, come la parola Yoga, significa, completo, indivisibile, intero, pieno, infinito. Dall’antico lignaggio himalayano di Gorakshnath, il metodo Akhanda è olistico, ispirato e gioioso. Il fondatore di Akhanda Yoga, Yogrishi Vishvketu, viene riconosciuto come il testimone dell’Hatha Yoga contemporaneo himalayano. Ha il grande dono d’ispirare gli studenti a diventare il loro vero sé intrepido e beato. Il Maestro himalayano Yogrishi Vishvketu (PhD) ha sviluppato l’Akhanda Yoga per condividere i suoi 40 anni di esperienza con questa pratica espansiva e affermativa della vita. L’approccio Akhanda porta avanti la saggezza antica per un’età moderna, abbracciando il Tutto dello Yoga. Posture, respiro, suono, meditazione e saggezza yogica sono tutti abilmente sequenziati in ogni classe per allineare i cinque strati del Sé. L’Anand Prakash Ashram da lui fondato a Rishikesh, dove Morena torna ogni anno a fare formazione e assistenza, ha ottenuto un riconoscimento nel 2017 come fra i 10 Ashram più accreditati al mondo per i YTT (Teacher Training).
Kundalini Classico
Akhanda Kundalini Classico è una pratica molto particolare, un viaggio energetico attraverso i Chakra e le Nadi. Si focalizza sul sistema di energie sottili del corpo, appunto i centri energetici chakra e i canali energetici nadi, andando ad equilibrare l’energia solare e lunare. Durante la lezione si praticano asana specifiche e movimenti oscillatori specifici per ogni chakra, si cantano Bija Mantra Vedici e Tantrici, si fanno visulizzazioni sui chakra, e si praticano tecniche di pranayama forti, dinamiche e piuttosto intense per pulire e purificare i passaggi energetici e i chakra. L’intenzione è quella di risvegliare l’energia creativa Shakti-Kundalini che dorme in noi all’altezza del primo chakra Muladhara e farla salire lungo la colonna vertebrale per unirsi a Shiva, l’energia della saggezza intuitiva, e alla fine sentirsi riconnessi e in profondo allineamento energetico con il Prana cosmico. Risultato della pratica : una sensazione di forte chiarezza ed equilibrio interiore, grande vitalità e immensa pace.
I Cinque Kosha
La pratica dei Cinque Kosha ci guida a esplorare e ad approfondire la conoscenza e la consapevolezza dei cinque strati, o involucri dell’essere: il corpo fisico Annamaya Kosha, il corpo pranico Pranamaya Kosha, il corpo mentale/emotivo Manomaya Kosha, il corpo dell’intuito e della saggezza Vijnanamaya Kosha e il corpo più interno della pura coscienza e beatitudine Anandamaya Kosha. Possiamo vedere i Cinque Kosha come una matrioska russa composta da 5 pezzi: la bambolina più esterna è il corpo più grossolano o corpo fisico, mentre la bambolina più interna sarà il corpo più sottile, la nostra anima.
Durante la pratica dei Cinque Kosha si ripete la stessa sequenza tre volte, focalizzando dall’involucro più grossolano del corpo fisico a quello della mente, poi ci si adagia in Savasana per il rilassamento esplorando il corpo della saggezza intuitiva e si finisce con una lunga meditazione per il corpo della beatitudine. È un viaggio dentro di sé che accende gradualmente una riconnessione e una consapevolezza interiore sempre più profonde finché tutto ciò che rimane è la beatitudine, la nostra vera natura, Atman o la nostra essenza spirituale.
Yin/Restorative
Yin/Restorative è una pratica molto rilassante e terapeutica. Invita all’ascolto profondo, ad abbandonarsi, a stare, ad osservare le sensazioni del corpo mentre si è in posizione, ad osservare la mente e le sue dinamiche, i drammi, le resistenze, gli impulsi, … e a non reagire, Pratyahara. È una pratica di apertura, con posizioni prevalentemente a terra e talvolta con l’ausilio di vari props. Il respiro di pancia è elemento chiave della pratica: per rilassare gli organi interni, gestire le emozioni, lasciare andare la tensione, stimolare quindi il sistema nervoso autonomo parasimpatico. Durante la pratica si mantengono le posizioni a lungo e le asana talvolta sono accompagnate dal canto dei mantra e dall’utilizzo di oli essenziali. Lasciate andare ogni giudizio o aspettativa. Siate aperti a ricevere e a dare, a chiudere gli occhi, a risvegliare l’occhio interiore e a lasciarvi trasportare dal coraggio, dall’amore e dalla gratitudine.
SUP Yoga (Stand Up Paddle Yoga)
Unire i benefici dello yoga, del mare e del SUP per riconnettersi con se stessi sull’acqua. Da maggio a ottobre lezioni di Sup Yoga tutti i giorni all’alba e al tramonto. Su prenotazione. Minimo 3 persone. Lo yoga sul paddle, generalmente noto come SUP Yoga (Stand Up Paddle Yoga), è la pratica yoga su una tavola da stand-up paddling, il modo migliore per unire i benefici fisici e mentali dell’attività fisica in acqua con quelli millenari dello yoga.La pratica è adatta a tutti i livelli, anche a chi non ha mai praticato ne Yoga ne SUP! Anche il principiante può divertirsi a provare gli asana (le posizioni yoga) più semplici e, se si perde l’equilibrio nessuna paura: si finisce solo in acqua! Pratichiamo all’alba o al tramonto, sia per trovare un clima ideale non troppo caldo, sia per poterci connettere con un ambiente più silenzioso. Oltre al contatto profondo con l’ambiente e gli elementi, SUP Yoga ci permette di lavorare sulla muscolatura profonda, in particolare sull’addome, fondamentale per dare stabilità in acqua, ma anche sui glutei e sui muscoli profondi della schiena, aiutando ad ottenere un corpo tonico e una migliore postura.SUP Yoga aumenta il nostro stato di concentrazione, aiutandoci a trovare l’equilibrio nel disequilibrio.Finiamo la pratica con il rilassamento in Savasana : sdraiati sul Paddle, palmi rivolti verso l’alto, gambe rilassate, ci lasciamo trasportare dai suoni della natura, dalla brezza marina, dall’odore salmastro … Un’esperienza sensoriale unica che garantisce un rilassamento completo per dare un inizio o una conclusione ad un’altra grande giornata! Scopri di piú